Archivi per la categoria ‘materiali-attrezzature’

Bipedi o quadrupedi?

domenica, 14 Agosto 2022

Siamo bipedi o quadrupedi? Di fronte al dilagare dell’utilizzo in cammino, non sempre giustificato, dei bastoncini da trekking la risposta pare scontata..

Eppure sta nella nostra natura muoverci su due sole “zampe”.

Salvo per supplire a problemi articolari o per gestire discese interminabili con zaini pesanti, l’uso dei bastoncini è sovente superfluo e in tanti casi addirittura controproducente.

Usati male, a casaccio, portati semplicemente a spasso, sono solo elementi di distrazione, che ci distolgono dall’attenzione, ci allontanano dall’equilibrio e dalla naturale percezione dell’appoggio.

Il fastidio di riporli nello zaino li rende d’intralcio nei tratti dove occorrono braccia e mani, per equilibrarsi, aggrapparsi e aiutarsi…

Darli in mano a bambini e ragazzi è diseducativo e inutile.

Piccozza Soul

domenica, 15 Febbraio 2015

In montagna materiali e dotazioni tecnologiche stanno in fondo allo zaino delle priorità. Apprezzo tecnologia e ricerca avanzata in campo alpinistico, ma fatico ad emozionarmi di fronte alla valanga di prodotti sfornati ad uso del consumatore, sovente innovativi solo per estetica o per moda del momento. Gradevole eccezione questa nuova piccozza, vuoi per l’anima in legno, per il nome morbido e leggero, così come la sua risposta alla prova d’utilizzo sul campo.

 

Ski

lunedì, 18 Febbraio 2013

La riscoperta di valori antichi letti con l’occhio della modernità credo rappresenti uno dei migliori modi di vivere sulle Alpi e non solo. Respirare a pieni polmoni l’aria fredda dell’inverno sino a raggiungere, con gli sci ai piedi, la sommità di una vetta innevata impiegando la sola energia dei propri muscoli consente a tutti di entrare nel senso della montagna e del suo paesaggio naturale. Una pratica antica, oggi resa alla portata di tanti grazie all’impiego di nuovi attrezzi leggeri e performanti come gli Ski Trab made in Bormio, “legni” eccellenti oltre che “non delocalizzati”. Mic

ski trab


				

Cibo in montagna

lunedì, 3 Dicembre 2012

Se osserviamo i grandi esploratori alpinisti del passato curiosamente mostravano un’insolita incongruenza tra la rudezza del loro aspetto – con baffi ispidi e pelle “incartapecorita” dal sole – e l’acuta sensibilità per gli aspetti estetici del paesaggio e del buon cibo. Pensiamo ad esempio a Mallory e compagni, nella celebre spedizione all’Everest del 1924, dove tra gli approvigionamenti non potevano mancare sessanta scatolette di quaglie in fois gras e champagne d’annata! Come dimenticare poi le interminabili scarpinate dei primi salitori di tante vette delle Alpi Centrali che vedevano spesso come unico alimento un pollo intero, prima utilizzato più volte per la preparazione di un brodo corroborante e poi finalmente consumato. Da allora il modo di cibarsi in montagna è cambiato parecchio. Sulle Alpi, la capillare diffusione di punti di ristoro in quota consente ormai di ridurre al minimo la necessità di trasporto di cibi e bevande. Barrette energetiche, gel e integratori salini (o ancor meglio un po’ di frutta secca e un piccolo panino imbottito) consentono al moderno alpinista di far fronte alla maggior parte delle salite. In altri casi però – più spesso in spedizioni o trekking extraeuropei – rimane la necessità di trasportare una quantità di viveri necessaria ad un’ascensione di più giorni. Per contenere al massimo il peso e volume dei cibi da caricare nello zaino , con garanzia di lunga durata e conservazione, oggi esistono diverse e nuove possibilità rappresentate dai prodotti liofilizzati. Alcune aziende si sono specializzate nella commercializzazione di questi prodotti, unitamente a sistemi di purificazione dell’acqua. Basta un po’ d’acqua calda versata direttamente nella busta d’alluminio e il pasto è pronto. Cibo d’astronauti è vero.. che non possiamo paragonare a nessun prodotto fresco, ma che in caso di necessità diventa una preziosa leccornia. Mic