Sci e Fuoripista

Dopo anni di bulimico consumo di migliaia e migliaia di metri di dislivello tutti uguali, lungo piste perfettamente battute, si avverte sempre più forte tra gli appassionati il desiderio di uno sci più libero e creativo.

Si comincia timidamente con qualche piccola fuga vicino ai tracciati segnalati, alla ricerca di nuove o meglio dimenticate sensazioni. Perché il fuoripista non è un’invenzione d’oggi, ma l’origine stessa dello sci da discesa, importato oltre un secolo fa dai paesi scandinavi sulle Alpi e adattato alla grande energia del rilievo delle nostre montagne.

Nei decenni lo sci è uscito dalla pratica d’elite riservata a pochi eletti, per diventare sport di massa. Impianti di risalita sempre più comodi e funzionali e piste ampie e levigate, affrontate con attrezzatura moderna, consentono oggi in tempi brevissimi al neofita di divorare i tracciati, perdendo, a volte , il contatto con la neve e riconducendo l’attività di discesa ad un mero scivolamento su un piano inclinato.

Uscire dai tracciati significa conservare il fascino originario di un mezzo di movimento privilegiato, per percorrere felicemente, in velocità e poco sforzo la montagna d’inverno. Fuoripista si riscopre quanto le montagne sono vere e belle e che è inebriante tuffarsi in lunghe discese su neve polverosa.

Siglare con le proprie tracce un pendio intonso è uno dei grandi piaceri del fuoripista: basta in questo caso anche una sola discesa per trovare appagamento e soddisfazione. Con l’aiuto dei nuovi sci extra-large non serve più un’iniziazione decennale per poter tirare un cristiania, ma da un’onesta curva a sci paralleli il passo è breve per portarsi nella neve profonda.

Non dimentichiamo però che uscire fuori significa attivare una necessaria e indispensabile azione di auto protezione! Nessuno potrà più dirci dove andare e cosa fare, per cui occorre essere consapevoli di quel che si sta facendo. Muoviamoci in silenzio, cercando di essere rispettosi di aree non frequentate, sovente rifugio di fauna selvatica e per questo molto sensibili.

Conoscere la neve e le sue trasformazioni, il terreno, i versanti e le pratiche di autosoccorso sono requisiti fondamentale per una corretta gestione del rischio. Non rincorriamo solo e unicamente l’ultimo ritrovato tecnico e tecnologico prodotto dalla fabbrica della sicurezza.

Impariamo ad annusare la neve, accontentiamoci se in qualche occasione dubbia è meglio restarsene al caldo di un rifugio mentre fuori nevica, riappropriamoci delle sensazioni utili a gestire ogni azione in un ambiente naturale soggetto a continui mutamenti e mai catalogabile come un impianto sportivo. Solo allora potremo affrontare le migliori discese.

Quali curve?

Maestro di sci di montagna

Note

Per noi sciare rimane un piacere per scoprire la natura in inverno, basato sul “sentire” la neve, quella vera, e sull’equilibrio.

Le nostre uscite guidate si svolgono nel comprensorio sciistico della Valmalenco e sulle  montagne dei gruppi Disgrazia, Bernina e Scalino, che ben conosciamo.

Non hai mai messo un paio di sci ai piedi? Pensi che sia troppo tardi? Per gli amici di tutte le età desiderosi di imparare offriamo un particolare programma d’iniziazione.

 

Per l’intera stagione invernale  si organizzano corsi e lezioni di sci fuoripista neI comprensori sciistici Valmalenco-Valtellina per principianti ed esperti (tra i destinatari sono inclusi anche snowboarders e telemarkers per tutti gli aspetti che riguardano la conoscenza dell’ambiente e gestione del rischio connesso alla pratica del fuoripista).

Non hai mai provato a uscire dalle piste battute?

Questa è la proposta per te.

Il corso è rivolto anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo del fuoripista, con un approccio graduale alla difficoltà.

Il corso sarà tenuto da una Guida alpina, Maestro di sci. Possibilità di lezioni a tariffa oraria dedicate per singoli o gruppi ristretti.

A seconda del livello tecnico e del numero dei partecipanti verranno trattati gli aspetti seguenti.

  • Ambiente: elementi di base di conoscenza dello stato del manto nevoso e dei versanti; individuazione della traccia.
  • Analisi e valutazione dei rischi: acquisizione degli elementi minimi di sintonia con l’ambiente invernale per la valutazione dei rischi connessi alla pratica del fuoripista.
  • Tecnica fuoripista.
  • Materiali e supporti tecnologici (dopo aver attivato il percorso conoscitivo..)

Sciare fuoripista significa fare discese sulla neve non battuta.

Secondo la stagione, temperatura, esposizione del pendio ed un sacco di altri fattori determinanti, una discesa potrà risultare piacevole o estremamente faticosa. Ricordate quindi che per imparare i segreti del fuoripista occorre sciare su tutte le nevi per molti metri di dislivello….

Coloro che sono sci alpinisti non dimentichino che un ripasso della tecnica fuoripista potrebbe a loro solo giovare, per la godibilità delle discese e miglior gestione del rischio.

Su richiesta le proposte di fuoripista più rinomati in quota.

Scriveteci o chiamateci per saperne di più: michele.comi@stilealpino.it – tel. 348-8403009

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