Senza nessuno intorno il ritmo della salita si accorda perfettamente con il proprio respiro e con la roccia.
Saliamo con regolarità, senza strappi, lungo la cresta che sovrasta il ghiacciaio, circondati da una luce sempre più pura e brillante.
Non occorrono tante parole per intendersi, siamo troppo impegnati ad osservare i colori sensazionali della nostra scalata.
Tutto questo svanirebbe all’istante se arrivassimo quassù trasportati senza alcuna fatica, senza dubbi o qualche incertezza o accodati lungo una fila arrembante.