Scavalcare le Alpi con gli sci nel pieno dell’inverno è il miglior modo per esplorarne l’invisibile geografia profonda, senza nessun umano intorno.
Ogni grande spazio che andiamo ad incontrare vive dentro di noi mentre lo attraversiamo.
Scivoliamo sopra sastrugi di ogni tipo, formati dall’erosione della neve con i venti tempestosi degli ultimi giorni e sopra blocchi di grandi valanghe duri come pietre. Avvistiamo branchi di camosci e un grande gipeto che volteggia sopra la linea immaginaria del confine.
E’ il festival della luce, in tutte le tonalità e colori, da quella calda e abbacinante del Sud, alla tenue del tramonto che illumina la torre belvedere del Passo del Maloja, sino alla fredda e blu della sterminata distesa glaciale del Forno incastonata tra le pareti di granito.