Montagna senza coscienza

Se le donne e uomini jet riusciranno a gareggiare nei prossimi giorni sotto al Cervino sarà solo per una gran botta di “culo”.

Dopo l’annullamento, per mancanza di neve e pioggia dello scorso anno, quali sono le probabilità di poter disputare una discesa libera a novembre, con partenza a oltre 3700m, con buona visibilità e assenza di vento in quota?

Qualsiasi abitante delle Alpi dotato di materia grigia conosce la risposta.

Risposta rimossa dalla FIS, dai comitati organizzatori e promotori, albergatori, dagli atleti e, ancor peggio, da guide e maestri di sci che, dissociati dall’atmosfera in cui vivono, negano e dimenticano le interdipendenze con quel che accade nel cielo in montagna.

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