Saliamo al Badile dal fondovalle, come il reverendo Coolidge nel corso della prima ascensione, in una mite giornata d’autunno, senza la luce sfacciata dell’estate.
Mi trasformo da guida a guidato, a semplice supporto del capocordata, alla sua prima esperienza di conduzione autonoma della salita di una grande parete, senz’alcun umano intorno.
Un’immersione di bellezza, che fa da contrappeso ad ogni fatica, che ci aiuta a fare un po’ di chiarezza su che cosa sia scalare le montagne, qualcosa di diverso da tutto quello che ci viene proposto o raccontato.
La scalata migliore si adatta agli scopi, ai luoghi, al senso della nostra diversità del momento.




