Non so perché, ma fatico ad entusiasmarmi leggendo le ricche cronache di episodi e le confessioni diaristiche in tempo reale dei moderni alpinisti impegnati in inverno, ma pure d’estate, sui colossi himalayani.
Si tratta certamente di grandi atleti, ma forse il grande impegno cui sono sottoposti e l’incalzante corsa alla vetta, toglie loro la possibilità d’osservazione di quelle cime così luminose e affascinanti. Tocca rileggere il piccolo grande uomo Herman Buhl, l’inossidabile Kurt Diemberger e l’inarrivabile Fosco Maraini, per ritrovarsi laggiù, dalle Gole dell’Indo sino alle altissime creste del Nanga….