Poco fa il sindaco di Torre Santa Maria mi ha confermato che, d’intesa con l’amministrazione di Chiesa, è stato deciso di accogliere ed avallare per l’inverno la pratica dell’eliski nell’area di Arcoglio e Val Giumellino, proposta da una non ben identificata organizzazione, in nome di un presunto ampliamento e miglioramento dell’offerta turistica in loco (che si aggiunge agli incursori aerei germanici, che già fanno della Valmalenco terra di conquista).
In questo modo i primi e storici campi da sci della Valmalenco, nonché santuario degli scialpinisti lombardi, farà un balzo nella modernità, producendo chissà quali ricadute economiche per l’intera comunità.
Non occorre scomodare fiumi di parole ed argomentazioni note a tutti per cogliere il pauroso salto nel buio che aggiunge tristezza ad una montagna ancora una volta violata.
Non stupisce che Chiesa, ormai avvezza ad ogni nefandezza, possa aver dato il suo benestare senza pudore, ma che anche Torre, nella sua piccola e ben conservata dimensione autentica di montagna vera, abbia dato il suo appoggio e benestare porta tristezza.
Con queste premesse l’annuale raduno per appassionati skiatori Arcoglio-Torre, che racconta una montagna consapevole e responabile, umana, in stretto contatto con la natura, qui non potrà più trovare casa. Mic
Ps se altre località helifree lo vorranno, la formula del raduno Arcoglio Torre potrà trovare una nuova casa.