Il miglior ossobuco con risotto

La partenza dal fondovalle (800m) all’imbrunire, con gli sci fissati sopra lo zaino, è decisamente insolita. E’ ormai buio e dopo un tratto di strada carrozzabile si imbocca il ripido sentiero che risale la valle localmente chiamata Val de Lot. Niente luna e nemmeno pila frontale, le pupille si dilatano al pari di quelle di un uccello notturno per scrutare le ombre a seguire le tracce lasciate dai selvatici nella neve. Ad un tratto il sapore del fumo di un fuoco alimentato con legna di larice e l’inconfondibile profumo di buona cucina indicano la via per raggiungere la minuscola, ma lussuosa, baita in legno di Robertino alle Zocche (1600m). Cena a base di ossobuco con risotto, una prelibatezza preparata con cura da Giacomo e Gianfranco, accompagnata per l’occasione da un eccellente Valtellina Superiore DOCG Prestigio Triacca. L’indomani di buon ora dirigiamo, sci ai piedi, verso la sommità del Sasso Bianco 2490m. Come previsto nevica a larghe falde, ma un manipolo di appassionati skiatori giunge comunque in vetta. La visibilità si riduce a pochi metri e rinviamo la discesa cronometrata all’anno venturo. La neve nuova ricopre rapidamente le nostre tracce mentre completiamo la discesa verso il rifugio Cometti. Siamo in 17, il primo premio va alla giovanissima Alessandra (11 anni) salita a piedi con il papà. Grazie a Valm-Edil per la stampa della locandina-manifesto, alla casa vinicola Triacca,  al bar Genzianella e alla macelleria Cometti per gli ottimi premi consumati immediatamente sul posto! Mic

 

Tag:

Lascia un Commento