Scalare sul ghiaccio è un’appassionata superfluità.
Come è noto il rischio educativo dell’iperprotezione ci costringe al sicuro, evitando tutto ciò che comporta fatica, contraddizione, sforzo.
Esiste però un diritto di mettere alla prova, con giudizio e senza abbandonarsi al caso, le proprie capacità.
Illudersi di mettersi al sicuro rinunciando alla sperimentazione non fa altro che aumentare le nostre fragilità.
Arrampicare su ghiaccio è esattamente il contrario della logica imperante della vita di oggi che pretende di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Qui ad ogni passo occorre comprendere come si fa quel che si fa e cosa si pensa mentre si sale, con il risultato inaspettato di dedicare tempo vivo a sentire il ghiaccio sotto i colpi delle picche e i processi del proprio pensiero.